venerdì 22 dicembre 2017

FISCO: GARANTE ANNULLA DEBITO CONTRIBUENTE

L’ Agente di riscossione non dispone degli atti di notifica delle cartelle di pagamento? Il debito può essere annullato. Il Movimento Difesa del Cittadino dà notizia di un’importante vittoria per i contribuenti vessati da notifiche e atti di intimidazione di pagamento di debiti.  
Grazie al responsabile della sede di Parma, Michele Saldina, il Garante del contribuente ha emesso un provvedimento con cui annulla l’avviso di intimazione al pagamento dell’importo di circa 27.000 euro, recapitato ad una iscritta, poiché l’Agente della riscossione non dispone degli atti di notifica delle cartelle. La signora aveva provato più volte a chiedere l’esibizione della documentazione, ma Equitalia sosteneva di non essere obbligata a conservarla per oltre un quinquennio ed anzi la invitava a pagare subito, al fine di beneficiare dello sconto legato alla rottamazione delle cartelle.
Il Garante invece, dando ragione al Movimento Difesa del Cittadino, ha precisato che “il contribuente ha sempre il diritto di esaminare la regolarità della notificazione degli atti che l’Agente di riscossione afferma di avergli notificato” e che “l’obbligo di conservazione del materiale cartaceo per non oltre un quinquennio riguarda solo le procedure definite per estinzione della pretesa tributaria, quali il pagamento, l’annullamento dell’atto impositivo ed eventuali sanatorie previste dalla legge”.
Nonostante le promesse di trasparenza, il fisco italiano si mostra spesso arrogante. I contribuenti possono però reagire ai soprusi, anche con l'aiuto delle associazioni consumatori.


sabato 9 dicembre 2017

A NATALE BRINDA CON NOI!


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venerdì 24 novembre 2017

BLACK FRIDAY.....MA ACQUISTI TRASPARENTI!

Ormai i saldi tradizionali sono un concetto superato: adesso abbiamo il Black Friday (24 novembre). Il fenomeno, importato dagli Stati Uniti, si è diffuso in modo repentino anche nel nostro Paese tanto che  è da giorni che si viene tempestati di messaggi e annunci. Per gli amanti dell’elettronica, l’appuntamento è invece con il Cyber Monday (27 novembre).
Se da una parte non possiamo negare la forza di questi fenomeni globali che sfruttano al massimo le possibilità del commercio elettronico fornendo qualche occasione di risparmio prima dei tradizionali saldi, dobbiamo però fare attenzione a non cadere nelle solite trappole che, da sempre, si nascondono dietro le super offerte e gli acquisti compulsivi.
La prima cosa da fare, è dotarsi allora di un buon antivirus per proteggere pc e smartphone, limitando al minimo i rischi di attacchi esterni. E poi fare attenzione ai siti che nascondono il trucco delle vendite piramidali o catene di sant’antonio.
Ed ecco quindi il decalogo da tener sottomano per non restare impigliati in qualche brutta sorpresa.
  1. Digitare le giuste parole chiave fa la differenza: accertarsi che la ricerca conduca al sito diretto o a siti autorizzati alla vendita di quello che si sta cercando. Anche venditori truffaldini sfruttano indicizzazioni e campagne ad hoc per posizionarsi sui motori di ricerca.
  2. Leggere sempre le informazioni del prodotto e prestare attenzione alle foto: anche in rete le descrizioni devono essere complete ed esaustive, comprendendo tutte le informazioni necessarie per capire la qualità di quello che stiamo acquistando. Le immagini dei prodotti non devono lasciar dubbi a chi sta per effettuare l’acquisto, devono essere di buona qualità e inquadrare l’oggetto nel suo complesso, non basta il logo del marchio.
  3. Valutare da chi si acquista: quando si compra online lo si può fare direttamente dal sito dell’azienda oppure attraverso siti di intermediari. In quest’ultimo caso è bene verificare chi è il soggetto da cui si sta effettivamente acquistando. Nelle pagine web deve essere indicata la partita Iva, e per verificare che corrisponda ad una società reale, basta fare un veloce controllo sul sito dell’Agenzia delle entrate. A disposizione c’è un apposito motore di ricerca, che si trova facilmente nel portale. Scandagliando i contenuti in rete, si possono poi scovare utili informazioni dai commenti di altri utenti.
  4. Saldo vero o falso? Verificare che il saldo sia effettivo, controllando il prezzo originario del prodotto e la percentuale di ribasso. Non tutti i venditori indicano queste informazioni.
  5. Attenzione ai costi aggiuntivi: un prezzo troppo basso potrebbe nascondere un prodotto di minore qualità o addirittura falso. Ma facciamo attenzione anche ad eventuali spese di spedizione o imposte (IVA) che possono far lievitare notevolmente il prezzo iniziale. Un sito affidabile dà con chiarezza tutte le informazioni sui costi aggiuntivi.
  6. Attenzione alle catene di San’Antonio: sul web si stanno diffondendo siti specializzati in super offerte, dove è possibile trovare prodotti, dallo smartphone ultimo modello al capo d’abbigliamento firmato, scontati fino all’80%. Spesso però, dietro questi siti si cela il meccanismo della catena di Sant’Antonio che è alla base delle vendite piramidali. Lo sconto infatti, si applica solo a chi convince altri “amici” a fare acquisti che, a loro volta, dovranno convincere tanti altri consumatori ad acquistare dal sito seguendo lo stesso schema. Un vecchio trucco che è bene evitare per non rischiare brutte sorprese.
  7. I reclami: in caso di prodotto danneggiato o non conforme, il venditore ha l’obbligo di eseguire la riparazione o provvedere alla sostituzione della merce o, se non è possibile, applicare un’ulteriore riduzione del prezzo o restituire in toto quanto pagato. In caso di prodotti non richiesti, il consumatore non deve mai pagare nulla.
  8. Il diritto di recesso: anche online abbiamo a disposizione 14 giorni dalla consegna del prodotto per ripensarci e restituire quanto acquistato. Lo stabilisce il Codice del Consumo prevedendo però alcune eccezioni: è opportuno quindi verificare sempre le indicazioni sul recesso pubblicate dal venditore sul sito selezionato.
  9. Come pagare in sicurezza: sono tanti i modi per pagare online, dalle carte di credito o debito ai bonifici. L’importante è farlo in sicurezza, usando una connessione protetta, verificando che l’indirizzo web inizi per https (non http) ed accertandosi sempre che durante la transazione in basso a destra della finestra compaia l’immagine di un lucchetto. 
  10. Tutelare la privacy: controllare che sul sito sia presente l’informativa dedicata alla privacy, obbligatoria per i venditori e-commerce, con le modalità di trattamento dei dati e l’eventuale trasmissione a terzi delle informazioni personali. Il consiglio è di rilasciare solo i dati strettamente necessari per la transazione e la consegna dei beni.

sabato 11 novembre 2017

SOS TARI: VERIFICA LA BOLLETTA RIFIUTI

Dopo l’illecita applicazione delle tariffe rifiuti più alte per i non residenti, una nuova grande truffa si abbatte sui cittadini di tanti Comuni italiani.
La quota variabile della tariffa rifiuti che va computata una sola volta, considerando l’intera superficie dell’immobile, verrebbe replicata invece per le pertinenze, come se la presenza di garage e cantina moltiplicasse la capacità degli abitanti di produrre rifiuti.

In questo modo, Il Sole 24 Ore stima che per una famiglia di quattro persone che vivono in un appartamento da 100 metri quadrati con box e cantina. l'importo annuo della Tari salirebbe da 391 a 673 euro. 
Portando quindi le bollette rifiuti presso le nostre sedi, sarà possibile verificare la corretta applicazione della tariffa e chiedere il rimborso delle somme indebitamente pagate.

martedì 31 ottobre 2017

SAI GESTIRE I TUOI RISPARMI? PROVA CON NOI

Quante volte abbiamo speso soldi per acquistare un auto, l’ultimo smartphone, la lavatrice o la cucina nuova e ci siamo ritrovati, senza rendercene conto, con l’acqua alla gola? Gestire infatti il bilancio familiare e spendere in maniera oculata i nostri soldi, oggi necessita di grande attenzione, per evitare il rischio di incorrere nel sovraindebitamento, anche a causa della scarsa conoscenza e trasparenza del settore.
Per questo, nella Giornata dedicata al Risparmio presentiamo agli iscritti un servizio di informazione, volto alla ricerca preventiva del finanziamento più conveniente nonchè alla verifica del grado di sostenibilità economica, al fine di trovare una soluzione che permetta di vivere con la maggior tranquillità possibile. Se hai bisogno, contattaci!

giovedì 21 settembre 2017

MUTUI: OBBLIGATORIO INFORMARE SUL RISCHIO DI CAMBIO

Un istituto bancario che concede un mutuo in valuta estera deve fornire al mutuatario informazioni sufficienti a consentirgli di assumere la propria decisione con prudenza e piena consapevolezza.

Questa la decisione della Corte di giustizia europea, intervenuta sul caso della sig.ra Ruxandra Paula Andriciuc e di altre persone rumene, che negli anni 2007 e 2008, pur percependo i loro redditi in lei, avevano sottoscritto con la Banca Românească mutui espressi in franchi svizzeri.

I mutuatari affermavano infatti, che al momento della sottoscrizione dei contratti, la banca ha presentato il suo prodotto in modo distorto mettendo in rilievo unicamente i benefici che avrebbero potuto trarne, senza invece indicarne i potenziali rischi nonché la probabilità di una loro realizzazione. Secondo i mutuatari, la clausola controversa, deve quindi considerarsi abusiva.

Con la sentenza, la Corte rileva che il contratto deve esporre in concreto il meccanismo al quale si riferisce la clausola in questione, in modo che il consumatore sia posto in grado di valutare, sul fondamento di criteri precisi e comprensibili, le conseguenze economiche che gliene derivano.

Più in particolare, la Corte precisa che gli istituti finanziari devono fornire ai mutuatari informazioni che riguardano non solo il possibile apprezzamento o deprezzamento della valuta del mutuo, ma anche l'impatto che hanno sui rimborsi le variazioni del tasso di cambio e un aumento del tasso di interesse della valuta del mutuo.

Pertanto, nel caso in cui l'istituto non abbia adempiuto tali obblighi, e di conseguenza, sia possibile esaminare il carattere abusivo della clausola controversa, spetta al giudice nazionale valutare, da un lato la possibile inosservanza da parte della banca del requisito della buona fede, e dall'altro, la sussistenza di un eventuale significativo squilibrio tra le parti contraenti.



domenica 10 settembre 2017

TASSA RIFIUTI: STOP ALLE DIFFERENZE TRA RESIDENTI E NON

La tassa sui rifiuti non può essere più alta per i cittadini che non risiedono nel Comune. Lo ha deciso il Consiglio di Stato con la sentenza n. 4223 del 6/9/2017.
La sentenza è chiara: “le Amministrazioni non possono determinare le tariffe in libertà, generando irragionevoli disparità tra categorie di superfici tassabili potenzialmente omogenee. Infatti, la discrezionalità di cui si avvale l’ente pubblico nel determinare le tariffe può avere solo natura tecnica e non politica. Si tratta di una sentenza molto importante che mette fine ad una sorta di gabella medievale, in base alla quale il cittadino non residente deve pagare un importo maggiorato per avvalersi degli stessi servizi offerti ai residenti". 
La sede di Parma assisterà tutti i soci-utenti, che intendono chiedere la restituzione degli importi pagati in eccesso..

lunedì 4 settembre 2017

VACCINAZIONI SCOLASTICHE: BASTA L'AUTOCERTIFICAZIONE

Per il solo anno scolastico 2017/2018, al fine di agevolare le famiglie con gli adempimenti previsti dalle nuove norme, sarà possibile autocertificare di aver richiesto alla ASL di effettuare le vaccinazioni non ancora somministrate.


La richiesta di vaccinazione potrà essere effettuata:
  • telefonicamente, purché la telefonata sia riscontrata positivamente, con un appuntamento fissato;
  • inviando una email all’indirizzo di posta elettronica ordinaria (PEO) o certificata (PEC) di una delle ASL della regione di appartenenza;
  • spedendo una raccomandata con avviso di ricevimento.
Per le scuole dell’infanzia (incluse quelle private non paritarie) occorrerà presentare la documentazione richiesta entro l’11 settembre 2017



Per la scuola del I e II ciclo o nei centri di formazione professionale regionale la documentazione va presentata entro il 31 ottobre 2017 (o entro il 10 marzo per chi ha prodotto un’autocertificazione) e non costituisce requisito di accesso alla scuola.



La mancata presentazione della documentazione entro i termini previsti sarà comunque segnalata, entro i successivi 10 giorni, dal dirigente scolastico o dal responsabile del centro di formazione professionale regionale all’ASL territorialmente competente che, avvierà la procedura prevista per il recupero dell’inadempimento.



Tutti gli iscritti possono richiedere il modello di autocertificazione che abbiamo predisposto per la consegna a scuola, che deve essere sempre corredato del documento di identità di uno dei genitori, al nostro indirizzo parma@mdc.it.

giovedì 31 agosto 2017

CYBERBULLISMO: COME SEGNALARE AL GARANTE PRIVACY

Il 18 giugno scorso è entrata ufficialmente in vigore la legge per la lotta al cyberbullismo. Secondo quanto stabilito, se un minore ritiene di essere preso di mira sul web con foto e video o post che lo ritraggono in situazioni imbarazzanti o offensive può chiedere direttamente al social network che i contenuti in questione vengano rimossi.
Nel caso in cui la richiesta non venga soddisfatta, ci si può rivolgere al Garante per la protezione dei dati personali che entro 48 ore provvede in merito alla segnalazione. A questo scopo, il Garante ha predisposto un apposito modulo da compilare e inviare direttamente all’Autorità (cyberbullismo@gpdp.it).
Può essere compilato direttamente dai minori over 14 oppure da chi esercita la potestà genitoriale, nel caso dei più piccoli. Tramite esso possono essere segnalate diverse fattispecie di bullismo tramite il web: pressione, aggressione, molestia, ricatto, ingiuria, denigrazione, diffamazione, furto d’identità, alterazione, acquisizione illecita, manipolazione, trattamento illecito di dati.
Il Garante per la protezione dei dati personali ha l’obbligo di rispondere entro 48 ore dall’invio della segnalazione. A seguito della valutazione, l’Autorità potrà rigettarla, oppure se esistono gli estremi per ritenere fondato il reclamo, potrà procedere per adottare un provvedimento. Il Garante potrà quindi prescrivere il divieto o il blocco dei contenuti sul sito internet o social network e, nei confronti di chi non rispetta le misure disposte dall’Autorità, potranno essere applicate le sanzioni previste dal Codice privacy.

lunedì 17 luglio 2017

AZIONISTI BANCHE VENETE: QUALE SORTE?

La notizia che Banca Intesa rileverà la parte "sana" delle due banche venete, lasciando i debiti a carico dello Stato e quindi dei contribuenti, oltre che aprire una questione di ordine economico-sociale, annulla le aspettative degli azionisti, che sono in gran parte piccoli risparmiatori truffati più che speculatori.
I correntisti invece non rischiano nulla, semplicemente cambieranno insegna o filiale e forse nel tempo le condizioni economiche del conto corrente, ma potranno sempre verificare le proposte degli altri istituti.
Lo stesso vale per i mutui: cambia solo chi incassa, ma c'è sempre la possibilità di chiedere una surroga ovvero "trasferire" il contratto ad un'altra banca se le condizioni fossero più favorevoli. Con l'ultimo decreto si salvano pure gli obbligazionisti subordinati, che però dovranno presentare la richiesta di rimborso entro il 30 settembre 2017. Diversa invece è la situazione per gli azionisti, che se ancora non l'hanno fatto, potranno inoltrare un reclamo all'istituto di credito e successivamente valutare le azioni da intraprendere per cercare di recuperare l'investimento effettuato, forti anche delle recenti decisioni favorevoli prese dall'Arbitro finanziario.

mercoledì 14 giugno 2017

LA NUOVA AGENZIA DELLA RISCOSSIONE

Dal 1° luglio 2017, Equitalia sarà accorpata con l’Agenzia delle Entrate e potrà quindi utilizzare, per l’attività di riscossione, i dati contenuti nell'anagrafe tributaria, quelli dell’Inps, dell'Inail e delle direzioni provinciali del lavoro. L’attività di riscossione dovrebbe perciò risultare più incisiva. Infatti, attualmente l’ente di riscossione può solo conoscere quali istituti di credito hanno rapporti aperti con il suo debitore, ma non è in grado di sapere se su questi conti ci siano disponibilità liquide.
Prima però di arrivare al pignoramento dei conti correnti, del quinto dello stipendio o della pensione, il debitore moroso riceverà la cartella di pagamento, oltre che solleciti e intimazioni, al fine di contestare il debito oppure richiedere una rateazione o sospensione. Ecco in sintesi come funziona.

Fermo, ipoteca e pignoramento
Dopo 60 giorni dalla notifica della cartella, se il cittadino non ha provveduto al pagamento, non ha ottenuto una rateizzazione o non è intervenuto un provvedimento di sospensione o annullamento del debito, l'agente attiva le procedure previste dalla legge per tutelare e riscuotere il credito degli enti che le hanno affidato l’incarico di recuperare le somme dovute. Per i debiti fino a mille euro non si procede alle azioni cautelari ed esecutive prima di 120 giorni dall’invio mediante posta ordinaria, di una comunicazione contenente il dettaglio del debito.

Fermo Amministrativo
Il fermo amministrativo è l’atto con cui si dispone il blocco dei veicoli intestati al debitore. Prima dell’attivazione della procedura, il debitore riceve la comunicazione di preavviso di fermo amministrativo. Con questo atto l’interessato è invitato a mettersi in regola nei successivi 30 giorni e viene informato che, in caso di mancato pagamento, si procederà all’iscrizione del fermo sul veicolo corrispondente alla targa indicata. Il fermo non viene iscritto, se il debitore dimostra entro i suddetti 30 giorni, che il veicolo è strumentale all’attività di impresa o della professione da lui esercitata. (decreto legge n.69/2013 cd. “decreto del fare” convertito con modificazioni dalla legge n. 98/2013). Trascorsi 30 giorni dalla notifica del preavviso di fermo amministrativo, senza che il debitore abbia dato seguito al pagamento delle somme dovute, oppure senza che ne abbia richiesto la rateizzazione, ovvero in mancanza di provvedimenti di sgravio o sospensione, si procede con l’iscrizione del fermo amministrativo al Pubblico registro automobilistico (PRA). La cancellazione del fermo può essere effettuata solo dopo aver saldato integralmente il debito e ottenuto dall’Agente della riscossione il provvedimento di revoca da presentare al PRA. In caso di rateizzazione, al pagamento totale della prima rata del piano di rateizzazione, il debitore può chiedere la sospensione del provvedimento di fermo, al fine di poter circolare con il veicolo interessato. L’Agente della riscossione, rilascerà infatti un documento, contenente il proprio consenso all’annotazione della sospensione del fermo, che anche in questo caso il debitore dovrà presentare direttamente al PRA. Nel caso in cui il debitore non proceda al pagamento di quanto richiesto, il mezzo potrà essere pignorato e venduto all’asta (vedi procedure esecutive).

Ipoteca sugli immobili
L’ipoteca è una forma di garanzia del credito vantato dagli enti che hanno affidato all’Agente della riscossione l’incarico di recuperare le somme dovute dal debitore. L'ipoteca può essere iscritta, in presenza di debiti non inferiori a 20 mila euro, su uno o più immobili del debitore, per un importo pari al doppio del credito complessivo per cui Equitalia procede e previa comunicazione scritta. Il contribuente riceve, infatti, sempre un preavviso con il quale viene invitato a pagare le somme dovute entro 30 giorni. Trascorso tale termine senza che il debitore abbia dato seguito al pagamento delle somme dovute, oppure senza che ne abbia richiesto la rateizzazione, ovvero in mancanza di provvedimenti di sgravio o sospensione, si procede con l’iscrizione dell’ipoteca alla Conservatoria competente. La cancellazione dell’ipoteca avviene a seguito del saldo integrale del debito. Dopo l’iscrizione di ipoteca, se il debito rimane insoluto o non rateizzato oppure non è oggetto di provvedimento di sgravio o sospensione - e se il bene rientra nelle condizioni previste dalla legge, si potrà procedere al pignoramento e alla vendita dell’immobile (vedi procedure esecutive).

Pignoramento ed espropriazione (vendita all’asta) di beni mobili e immobili
Si dà corso alle procedure esecutive per la vendita all’asta dei beni in caso di debiti per i quali persiste il mancato pagamento e soltanto in presenza delle condizioni stabilite dalla legge. In particolare il pignoramento immobiliare non può essere effettuato se l’immobile ha tutte le seguenti caratteristiche:
  • è l’unico immobile di proprietà del debitore;
  • è adibito a uso abitativo e il debitore vi risiede anagraficamente;
  • non è di lusso, (cioè non ha le caratteristiche previste dal decreto del Ministro per i lavori pubblici 2 agosto 1969, pubblicato nella Gazzetta ufficiale n. 218 del 27 agosto 1969) e non è comunque una villa (A/8), un castello o un palazzo di eminente pregio artistico o storico (A/9).
Negli altri casi si può procedere al pignoramento e alla vendita all’asta dell’immobile solo se:
  • l'importo complessivo del debito è superiore a 120 mila euro;
  • il valore degli immobili del debitore è superiore a 120 mila euro;
  • sono passati almeno sei mesi dall’iscrizione di ipoteca e il debitore non ha pagato.
La legge prevede che il contribuente, con il consenso di Equitalia, possa vendere personalmente l’immobile pignorato o ipotecato entro i 5 giorni che precedono il primo incanto oppure, nel caso in cui lo stesso non vada a buon fine, entro il giorno precedente al secondo incanto.
In questo caso l’intero corrispettivo sarà versato direttamente a Equitalia che utilizzerà l’importo per il saldo del debito e restituirà al debitore l’eventuale somma eccedente entro i 10 giorni lavorativi successivi all’incasso.

Avviso di vendita
Il pignoramento immobiliare dell’Agente della riscossione è effettuato mediante la trascrizione nei registri immobiliari di un avviso che viene notificato al debitore entro i successivi cinque giorni. L’avviso contiene: a) le generalità del soggetto nei confronti del quale si procede; b) la descrizione degli immobili con le indicazioni catastali e la precisazione dei confini; c) l'indicazione della destinazione urbanistica del terreno; d) il giorno, l'ora e il luogo del primo, del secondo e del terzo incanto, con intervallo minimo di venti giorni; e) l'importo complessivo del credito per cui si procede, con il dettaglio dell’imposta, l’indicazione degli interessi di mora e delle spese di esecuzione già maturate; f) il prezzo base dell'incanto; g) la misura minima dell'aumento da apportare alle offerte; h) l’avvertenza che le spese di vendita e gli oneri tributari concernenti il trasferimento sono a carico dell’aggiudicatario; i) l'ammontare della cauzione e il termine entro il quale deve essere prestata dagli offerenti; l) il termine di versamento del prezzo; m) l'ingiunzione ad astenersi da qualunque atto diretto a sottrarre alla garanzia del credito i beni assoggettati all’espropriazione e i frutti di essi.

Pignoramento presso terzi
Il pignoramento presso terzi riguarda i crediti che il debitore ha verso terzi (per esempio il conto corrente, stipendio), oppure cose del debitore che sono in possesso di terzi. Con questa procedura si richiede a un terzo di versare direttamente a Equitalia quanto da lui dovuto.

Pignoramento di stipendi e pensioni
Se il i pignoramento riguarda stipendi o pensioni o qualsiasi altra indennità derivante da rapporto di lavoro o di impiego, esistono per l’Agente della riscossione alcuni limiti:
  • fino a 2.500 euro la quota pignorabile è un decimo;
  • tra 2.500 e 5.000 euro la quota pignorabile è un settimo;
  • sopra i 5.000 euro la quota pignorabile è un quinto.
Pignoramento conti correnti
Il pignoramento può essere effettuato anche sulle somme depositate sul conto corrente, a esclusione dell’ultimo stipendio o pensione che resta sempre disponibile per qualsiasi necessità del debitore.

giovedì 1 giugno 2017

ISTITUITO IL CATASTO REGIONALE IMPIANTI TERMICI

La Regione Emilia-Romagna, seguendo la Direttiva europea relativa alla prestazione energetica nell’edilizia e apportando modifiche e integrazioni all’art. 25-quater della Legge regionale n. 26 del 23 dicembre 2004, ha provveduto a ridefinire il quadro normativo in materia di esercizio e manutenzione degli impianti termici, pubblicando il nuovo Regolamento regionale 3 aprile 2017. Tale regolamento disciplina:
  • le condizioni e i limiti da rispettare nell’esercizio degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e le relative responsabilità;
  • le modalità e la frequenza di esecuzione degli interventi di manutenzione e controllo funzionale e di efficienza energetica degli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici e le relative responsabilità;
  • il sistema di verifica del rispetto di tali prescrizioni, realizzato dalla Regione e basato su attività di accertamento ed ispezione degli impianti stessi;
  • il sistema di accreditamento dei soggetti a cui affidare le attività di accertamento e ispezione, che tiene conto dei requisiti professionali e dei criteri necessari per assicurarne la qualificazione e l’indipendenza;
  • i criteri per la costituzione e la gestione del sistema informativo regionale relativo agli impianti termici per la climatizzazione invernale ed estiva degli edifici, denominato catasto regionale degli impianti termici (Criter) che entrerà in vigore dal 1° giugno 2017. Il sistema che sarà operativo per l'intera provincia di Parma, con esclusione per ora del solo capoluogo, dove prosegue la campagna gestita da ATES per conto del Comune di Parma, prevede anche la targatura degli impianti, mediante rilascio di un codice univoco di riconoscimento da allegare al libretto di impianto.
Per consentire la gestione del sistema Criter, la Regione ha istituito un apposito Organismo regionale di accreditamento e di ispezione, le cui funzioni sono affidate alla Società in house Ervet Spa.

giovedì 25 maggio 2017

"IL DOPO DI NOI": OPEN DAY IL 27/05

Il 27 maggio a Parma si svolgerà l’Open day per la tutela delle fragilità sociali, evento che si terrà contestualmente in 61 città italiane. Dalle ore 10 presso la Casa della Salute di Largo Palli 1 (ex sede Efsa) verrà presentata la Guida per il Cittadino dedicata a “Dopo di noi, amministratore di sostegno, gli strumenti per sostenere le fragilità sociali”, realizzata dal Consiglio Nazionale del Notariato in collaborazione con le Associazioni dei Consumatori (Adiconsum, Adoc, Adusbef, Altroconsumo, Assoutenti, Casa del Consumatore, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Federconsumatori, Lega Consumatori, Movimento Consumatori, Movimento Difesa del Cittadino, Unione Nazionale Consumatori).
La guida spiega gli strumenti giuridici utili a garantire assistenza alle persone con disabilità, a partire dalla legge sul “Dopo di noi” (legge 112/2016) volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilità grave, che prevede importanti agevolazioni fiscali.
Chi volesse ricevere la guida, può inviare una mail a parma@mdc.it

giovedì 18 maggio 2017

MANIFESTO PER UNA CITTA' A MISURA DI CICLISTI

Condividiamo e diamo pieno sostegno all'associazione Fiab - Amici della bicicletta, che in vista delle prossime elezioni comunali, ha elaborato una serie di proposte per una città più a misura di pedoni e ciclisti:

1. Limitazione della velocita’ delle auto e moto a 30 km/h;
2. Ripensamento della mobilità ciclistica confinata sui marciapiedi, e realizzazione sulle strade di corsie dedicate;

3. Attraversamenti stradali di tutte le piste ciclabili esistenti tramite passaggi rialzati (non solo pedonali);
4. Adozione del "doppio senso per le bici" sulle strade a senso unico;
5. Manutenzione straordinaria e ordinaria delle piste ciclabili esistenti;
6. Individuazione e creazione di arterie ciclabili che colleghino il centro con i quartieri periferici, prestando particolare attenzione al posizionamento della segnaletica orizzontale/verticale;
7. Collaborazione con aziende e scuole per favorire l’uso della bicicletta nella tratta casa-lavoro;
8. Predisposizione di una mappa delle piste ciclabili del territorio e sviluppo di una rete ciclo-turistica;
9. Realizzazione di noleggi e depositi bici sicuri per prevenire i furti;

10. Ampliamento della Ztl nel centro storico e creazione di un sistema di navette/parcheggi scambiatori per lasciare le auto fuori dall'anello della tangenziale;
11. Corsi di educazione stradale in bici, rivolti in particolare agli studenti, con incentivazione all’acquisto di biciclette;
12. Promozione della mobilità sostenibile attraverso manifestazioni dedicate e tour guidati.

domenica 14 maggio 2017

COME DIFENDERSI DAI CYBER ATTACCHI

Tutti possiamo essere potenziali vittime degli hacker informatici, capaci di trasmetterci virus, operare frodi o intercettare i nostri dati. 
Dobbiamo quindi avere la massima prudenza quando navighiamo in internet, riceviamo mail o semplicemente "postiamo" contenuti sulle reti social.
Qui di seguito, diamo alcuni consigli per dfendersi:
- installiamo un antivirus su tutti i dispositivi e teniamoli aggiornati;
- usiamo password sicure;
- proteggiamo la rete con un firewall, per evitare il libero accesso ai nostri dati;
- se eseguiamo acquisti on-line, verifichiamo che si tratti di siti sicuri (il più diffuso è il Secure Socket Layer - SSL);
- non apriamo link o allegati delle mail sospette e inseriamo filtri anti-spam;
- effettuiamo frequentemente i back-up dei nostri dati.

venerdì 12 maggio 2017

DIVORZIO E MANTENIMENTO: COSA CAMBIA

Sposarsi non equivale a sistemarsi economicamente, ma è un atto di libertà e autoresponsabilità.

La Cassazione quindi nella recente sentenza n. 11504/2017, ha affermato che in caso di divorzio, non si deve necessariamente riconoscere un assegno di mantenimento al coniuge per permettergli come in passato, di conservare un tenore di vita pari a quello che aveva durante il matrimonio.

Riteniamo che la giurisprudenza di legittimità, abbia correttamente interpretato la realtà attuale, adeguando la sua decisione alle mutate condizioni sociali. Non ci si sposa per soldi ma per scelta, e se si torna in uno status libero, deve esserlo per entrambi i coniugi, che hanno dopo il divorzio, il diritto di rifarsi una vita. 

Questo non significa che il coniuge debole, se non ha mezzi per sostenersi ed è incapace di svolgere una attività lavorativa al di fuori dell'ambito domestico, non ha diritto a vivere dignitosamente; il riconoscimento però di un obbligo di assistenza è diverso da un assegno di mantenimento. 

lunedì 1 maggio 2017

COMPAGNIE AEREE: LA CLASSIFICA DEI CONSUMATORI

Altroconsumo e altre organizzazioni di consumatori hanno svolto una indagine sulle compagnie aeree, valutando la qualità dei loro servizi dal punto di vista di chi viaggia, verificando quindi cosa succede in caso di ritardi o bagagli smarriti, cancellazioni dei voli, ma anche facilità del check-in, puntualità, cortesia del personale e pulizia. Gli oltre 10.000 votanti hanno premiato i vettori arabi e dell’Estremo Oriente, apprezzati soprattutto per i viaggi a lungo raggio. Tre di questi in particolare – Emirates, Singapore Airlines e Cathay Pacific – occupano i primi posti della classifica dal 2009.
Buoni piazzamenti li conseguono anche Qatar Airways, Turkish Airlines, Etihad Airways, SAS Scandinavian, Norvegian, KLM, Lufthansa, Brussels Airlines, Tap Portugal. Per il comfort a bordo, fra le compagnie migliori si distinguono Qatar Airways e Thai Airways, mentre fra le peggiori Air Europa, Vueling e Ryanair. Per la puntualità invece si piazzano al primo posto Cathay Pacific e Singapore Airlines, agli ultimi Vueling e Tunisair.
Molta strada però va ancora fatta, se si guarda al rispetto delle regole. Il 10% degli intervistati racconta di aver avuto problemi con i bagagli e l’83% di loro non ha ricevuto il rimborso cui aveva diritto. Il 25% dei passeggeri – ben un quarto – ha poi avuto un ritardo del volo. Il 76% degli intervistati a cui è stato cancellato un volo non ha ricevuto la compensazione economica che gli spettava. Il 6% dei voli ha avuto un ritardo di almeno due ore. Risultano ignorati dalle compagnie i diritti dei viaggiatori quando il ritardo ha superato le 3 ore: nel 75% di tali casi i passeggeri non sono stati rimborsati. Il caso Alitalia è infine emblematico del disinteresse verso i contribuenti-passeggeri che pagano tariffe e tasse di imbarco superiori, per mantenere una compagnia di bandiera che nell'attuale assetto è senza futuro. Diciamo quindi un "no" secco a quei sindacati che intendono utilizzare i risparmi degli italiani custoditi dalla Cassa Depositi e Prestiti, per un risanamento che allo Stato è già costato 7 miliardi. 

lunedì 24 aprile 2017

FONDO IRS: POSTE RIMBORSA


Nel 2003 Poste Italiane collocò per conto della società “Investire SRG” le quote di un fondo immobiliare (Fondo Immobiliare IRS) al valore nominale di 2500 euro ciascuna. Fino al 2009, il Fondo ha distribuito proventi pari a € 657,88. Successivamente però è entrato in crisi e alla scadenza del 31 dicembre 2016, ha disposto una liquidazione di 400 euro, con una perdita di € 1442,12 per ciascuna quota, pari al 57,7% del capitale investito.
Su sollecitazione delle associazioni consumatori, Poste rimborserà ai risparmiatori il 100% del capitale, ma sarà immediato e diretto solo per i titolari di quote del Fondo che abbiano compiuto almeno 80 anni entro il 31/12/2016. Chi rientra in questa categoria, riceverà da Poste Italiane la somma di € 1442,12 (quota compensativa) con liquidazione prevista per il 23 giugno 2017. Per gli altri invece, il rimborso avverrà mediante sottoscrizione gratuita di una polizza vita creata appositamente, con rendimento garantito alla scadenza di cinque anni. Nel caso il rendimento fosse inferiore a quello programmato, Poste Italiane integrerà la differenza alla scadenza; l’eventuale rendimento superiore, resterebbe invece a beneficio dei risparmiatori. In considerazione di questa particolare modalità, MDC ed altre associazioni hanno ottenuto un confronto con Poste Italiane, a seguito del quale sono state individuate ulteriori categorie di risparmiatori a cui, secondo criteri di reddito e di condizioni personali disagiate, sia riconosciuto il rimborso immediato in deroga al requisito dell’età, mediante una procedura di conciliazione paritetica gratuita. Chi fosse pertanto interessato, può rivolgersi presso la nostra sede di  via Bizzozero, 19 a Parma.

lunedì 10 aprile 2017

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giovedì 6 aprile 2017

COME SCEGLIERE UN AVVOCATO

Riceviamo continue lamentele circa il modo di operare di alcune associazioni consumatori, che affidano i loro soci ad avvocati convenzionati, convincendoli tramite informazioni fuorvianti ed interessate ad agire in via giudiziale. Il risultato è che di quelle cause facili e dai risarcimenti certi, di sicuro rimane da pagare la parcella e talvolta anche le spese di controparte. Scriviamo quindi queste brevi considerazioni, nella convinzione che ci sono associazioni serie e professionisti qualificati, che valutano correttamente se è necessario intraprendere o meno una causa, e soprattutto lo fanno attraverso un percorso consapevole e partecipato, che non passa direttamente dalla consulenza all'incarico, magari dato a parenti e amici, al solo scopo di ricavarne un profitto, senza alcuna analisi obiettiva.
Diffidate allora da chi con un grande sorriso (e molta faccia tosta), vi promette vittorie trionfali, chiedendovi di firmare un mandato sulla fiducia. Un avvocato diligente, studia bene la pratica e verifica se ci sono gli estremi per andare in giudizio, quali sono i rischi e i costi. 
Se è necessario procedere, scegliete dunque un professionista che abbia esperienza nella materia e dimostri interesse a portare avanti la vostra causa, redigendo un preventivo, spiegandovi la normativa, esibendo eventuali sentenze favorevoli e aggiornandovi sugli sviluppi processuali.   





sabato 18 marzo 2017

RECLAMI RC-AUTO, MALE DIRECT LINE

Secondo i dati dell'Ivass, nel primo semestre del 2016 le imprese di assicurazione operanti in Italia hanno ricevuto complessivamente 64.355 reclami, di cui quasi la metà relativi al ramo Rc-auto.
Guardando alla classifica, si aggiudica il primato negativo Direct Line, seguita da Zurich e Linear, mentre tra quelle aventi sede in un altro paese Ue, ma operanti in regime di stabilimento o libera prestazione, sale sul podio dei "peggiori" Donau Versicherung Ag Vienna insurance group.
I motivi del contenzioso poi, riguardano i tempi di definizione dei sinistri e più in generale il servizio di liquidazione, oltre alle solite controversie legate all'attribuzione della responsabilità e alla quantificazione del danno.
Presentare però le proprie rimostranze scritte all'Istituto di vigilanza serve, perchè nel 40% dei casi sono state riconosciute integralmente o in via transattiva le ragioni degli automobilisti. 

Se non sei soddisfatto della tua compagnia, puoi inviare un reclamo, gestire un tentativo di conciliazione o semplicemente ricercare un contratto di polizza più conveniente, contattando la nostra associazione.

mercoledì 1 marzo 2017

TIM: RINCARI SUL FISSO, DISDETTA ENTRO IL 31 MARZO

Dal 1° aprile scatterà la tredicesima mensilità anche sul telefono fisso. Infatti le fatture di Tim non saranno più mensili ma verranno emesse ogni otto settimane, mentre il corrispettivo degli abbonamenti a offerte e servizi sarà calcolato ogni 28 giorni. 
La comunicazione è attualmente presente sul solo sito internet di Tim che recita: “A seguito delle mutate condizioni del mercato e a fronte dell’esigenza di allineamento delle nostre offerte al contesto competitivo, e per venire incontro alle richieste dei nostri clienti, a partire dal 1 aprile 2017, le fatture non saranno più mensili ma verranno progressivamente emesse ogni 8 settimane; inoltre il corrispettivo degli abbonamenti delle offerte e dei servizi sarà calcolato su 28 giorni e non più su base mensile”. L’azienda spiega poi che per effetto delle modifiche contrattuali “si determinerà un incremento del costo delle offerte pari all’8,6% su base annua e al tempo stesso il minor numero di fatture porterà un risparmio fino a 20 euro all’anno (per chi ancora riceve la fattura cartacea e utilizza i bollettini postali come strumenti di pagamento)”. Tim precisa però che l'offerta “Voce” e gli abbonamenti con agevolazioni economiche sulla linea telefonica "Riduzione superiore al 50% dell’importo mensile di abbonamento al servizio telefonico” e “Agevolazione Social Card” non avranno nessuna variazione di spesa.
Per chi non accetta la variazione unilaterale, ci sarà il diritto di recedere dal contratto o di passare ad altro operatore, senza costi, dandone comunicazione scritta entro il  31 marzo 2017.


venerdì 24 febbraio 2017

EQUITALIA: GUIDA ALLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE

Il 31 marzo scade il termine per la presentazione delle istanze di adesione alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali (meglio conosciuta come “rottamazione”).
Chi aderisce pagherà l’importo delle cartelle senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
La rottamazione riguarda i ruoli relativi a imposte e tributi affidati all’Agente della riscossione dal 2000 al 2016. Non rientrano nella sanatoria i ruoli relativi all’Iva riscossa all’importazione, al recupero di aiuti di Stato, ai crediti da danno erariale per sentenze di condanna della Corte dei Conti, alle ammende e alle sanzioni pecuniarie dovute per provvedimenti e sentenze penali di condanna.
La dichiarazione di adesione alla definizione agevolata può essere presentata dal contribuente compilando l’apposito modello di domanda DA1 pubblicato su sito di Equitalia e scaricabile al seguente link:  modello ufficiale domanda definizione agevolata Equitalia.
Una volta compilata e firmata, la domanda potrà essere presentata presso gli sportelli Equitalia o tramite invio alla casella e-mail o Pec della Direzione regionale di Equitalia.  La domanda deve essere inviata o consegnata entro il 31 marzo 2017.
La domanda può essere presentata anche tramite un delegato. Il modello DA1 prevede infatti una sezione da compilare nell’ipotesi di presentazione della dichiarazione da parte di un soggetto diverso dal richiedente.
La rottamazione consente di pagare il debito, senza sanzioni e con l’azzeramento degli interessi di mora, in un’unica soluzione (a luglio 2017) o in 5 rate.
Rientrano nella definizione agevolata i carichi già interessati da provvedimenti di rateizzazione in essere alla data del 24/10/2016 a condizione che, entro il 31 marzo 2017, risulti saldato l’importo delle rate scadenti al 31 dicembre 2016.


martedì 14 febbraio 2017

SAN VALENTINO ON LINE: ATTENTI AGLI INCONTRI VIRTUALI

La ricerca dell’amore nell’era digitale ha i rischi dell’online, dagli abbonamenti a pagamento non richiesti e rinnovati automaticamente ai tentativi di truffa. Se prima si cercava l’anima gemella in  discoteca, poi ci si è rivolti alle agenzie matrimoniali, ora è la volta dei siti d’incontri sul web. Tutto bello, a volte funziona, comunque si ha la possibilità di conoscere persone, ma attenzione alle insidie che si nascondono dietro i siti. A ricordarlo è il Cec – Centro europeo consumatori di Bolzano, che ha una pagina web tutta dedicata ai siti d’incontri online e ai controlli che i consumatori dovrebbero fare per tutelarsi quando scelgono di fare questa esperienza.
Consiglia il Cec: “Quando avete trovato o vi è stato consigliato un sito d’incontri online, per prima cosa verificate dove l’azienda titolare del sito ha la propria sede legale: se questa si trova in uno Stato dell’Unione Europea, è tenuta a rispettare le normative comuni, dettate a tutela di ogni utente. In concreto questo vuol dire che il sito d’incontri vi deve precisare fin dall’inizio una serie di informazioni relative all’azienda, a quali servizi sono a pagamento, ovvero se l’abbonamento si rinnovi in maniera automatica e sul diritto di recesso".
Se la discoteca e l’agenzia matrimoniale (pure questa non esente da problemi) sono state sostituite dai siti d’incontri online per la ricerca del partner, anche questi vanno valutati con occhio critico. Nei contratti online ci sono una serie di criticità che tendono a ripetersi: i consumatori ad esempio, riferiscono di avere cliccato per aderire alle condizioni generali e all’informativa sulla privacy, per procedere con l’iscrizione, creare un proprio profilo e descrivere le qualità ricercate in un altro uomo o donna. In nessuno di questi passaggi si menzionava però che il click alle condizioni generali, implicava il fatto che alla scadenza del contratto, questo si rinnova automaticamente per la stessa durata, salvo tempestiva disdetta.
Si  ricorda comunque che tutti i professionisti operanti in rete, hanno l’obbligo di informare il consumatore dell’esistenza della piattaforma ODR per risolvere eventuali controversie online.
Ci sono poi altre insidie: dietro i siti d'incontri online si possono nascondere dei malintenzionati, i quali creano dei profili fasulli, utilizzando anche delle foto false o utilizzando, senza autorizzazione, quelle altrui. Tali persone sono molte abili, si interessano a voi, facendo molte domande.  E quando si è creata una certa confidenza, vi chiederanno un aiuto finanziario oppure di postare delle vostre foto. Chi ha aderito alla richieste dell’altro ha poi subìto delle cocenti delusioni, ossia il partner online è fuggito con i soldi senza essere più reperibile oppure ha inviato minacce di pubblicare le foto audaci o provocanti sui social network, per ottenere denaro.

domenica 15 gennaio 2017

CONTRO GLI AUMENTI DELL'ENERGIA, SCEGLI LA TUTELA SIMILE

Parte da gennaio 2017 l'offerta di Tutela Simile per le forniture di energia elettrica. Potranno sottoscrivere il contratto tutti i consumatori in Maggior Tutela o quelli che ne avrebbero diritto in caso di attivazione di una nuova fornitura o richiesta di voltura. I clienti potranno accedere alla Tutela Simile esclusivamente attraverso un portale web gestito dall'Acquirente Unico, avvalendosi anche delle Associazioni Consumatori, che daranno informazioni e potranno mettere il cliente in contatto diretto con il venditore, senza costi di intermediazione. Il contratto standard, redatto rispettando le condizioni minime definite dall'Autorità, avrà ad oggetto esclusivamente la fornitura di energia elettrica per 12 mesi, senza ulteriori servizi. Alla scadenza poi, si potrà decidere di rimanere con lo stesso fornitore, aderendo ad una offerta nel mercato libero, cambiare venditore o rientrare con l'esercente del servizio di Maggior Tutela.
Il prezzo applicato al cliente sarà del tutto comparabile con il prezzo del servizio di Maggior Tutela, entrambi aggiornati trimestralmente. Il risparmio di spesa del cliente in Tutela Simile sarà legato alla presenza di un bonus una tantum, definito da ciascun fornitore. Per saperne di più, puoi fissare un appuntamento in sede tramite il nostro sito www.consumatoriparma.org

lunedì 9 gennaio 2017

ISTITUITO L'ARBITRO PER LE CONTROVERSIE FINANZIARIE

In seguito ai numerosi casi di risparmio tradito, è stato istituito l'Arbitro per le Controversie Finanziarie (ACF), in analogia all'attività svolta dall'Arbitro bancario. L'obiettivo è quello di fornire un efficace strumento di tutela degli interessi degli investitori. 
Potranno essere sottoposte all'Arbitro le controversie (fino ad un importo di 500.000 euro) relative alla violazione degli obblighi di informazione, diligenza, correttezza e trasparenza cui sono tenuti gli intermediari.
La procedura è gratuita e la decisione non è vincolante per l'investitore che potrà ricorrere anche all'autorità giudiziaria.
Per verificare il possesso dei requisiti, puoi contattarci all'indirizzo www.consumatoriparma.org

lunedì 2 gennaio 2017

ATTENTI AI FINTI SALDI!

Il 5 gennaio partirà la stagione dei saldi; ecco i nostri consigli, per un acquisto senza sorprese:
  • confronta il cartellino del prezzo vecchio con quello ribassato: se hai dubbi sulla percentuale di sconto applicato, chiedi chiarimenti al negoziante.
  • controlla che i capi siano in perfette condizioni. Se il difetto viene fuori dopo l'acquisto, potrai chiedere la risoluzione del contratto: il negoziante deve restituirti l'importo pagato oppure ridurre il prezzo. È importante conservare lo scontrino.
  • prova sempre i vestiti: se ti penti dopo l'acquisto rischi di non poterli cambiare; infatti il cambio è a discrezione del commerciante. 
  • non acquistare i capi d'abbigliamento senza le etichette di composizione e manutenzione, per evitare di danneggiarli nella pulitura o peggio acquistare merce contraffatta.
  • fai attenzione che la merce in saldo sia quella stagionale: la legge prevede infatti, che i saldi non riguardino tutti i prodotti, ma solo quelli a carattere stagionale.
  • ricorda che i prezzi esposti vincolano il venditore: se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, in caso di contenzioso, chiedi l'intervento della polizia municipale.
  • la garanzia vale per due anni dall'acquisto: fai attenzione quindi agli scontrini in carta chimica, fotocopiali prima che sbiadiscano, per esibirli in caso di bisogno. La garanzia va fatta valere entro sessanta giorni dal momento in cui si scopre il difetto.
  • un negoziante convenzionato con una carta di credito è tenuto sempre ad accettarla, anche in periodo di saldi, e non può assolutamente aumentare i prezzi per i pagamenti effettuati con la carta.
  • la merce venduta in saldo deve essere separata da quella non scontata: segnala sempre alla polizia municipale, il mancato rispetto di questa regola.