venerdì 24 febbraio 2017

EQUITALIA: GUIDA ALLA ROTTAMAZIONE DELLE CARTELLE

Il 31 marzo scade il termine per la presentazione delle istanze di adesione alla definizione agevolata delle cartelle esattoriali (meglio conosciuta come “rottamazione”).
Chi aderisce pagherà l’importo delle cartelle senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.
La rottamazione riguarda i ruoli relativi a imposte e tributi affidati all’Agente della riscossione dal 2000 al 2016. Non rientrano nella sanatoria i ruoli relativi all’Iva riscossa all’importazione, al recupero di aiuti di Stato, ai crediti da danno erariale per sentenze di condanna della Corte dei Conti, alle ammende e alle sanzioni pecuniarie dovute per provvedimenti e sentenze penali di condanna.
La dichiarazione di adesione alla definizione agevolata può essere presentata dal contribuente compilando l’apposito modello di domanda DA1 pubblicato su sito di Equitalia e scaricabile al seguente link:  modello ufficiale domanda definizione agevolata Equitalia.
Una volta compilata e firmata, la domanda potrà essere presentata presso gli sportelli Equitalia o tramite invio alla casella e-mail o Pec della Direzione regionale di Equitalia.  La domanda deve essere inviata o consegnata entro il 31 marzo 2017.
La domanda può essere presentata anche tramite un delegato. Il modello DA1 prevede infatti una sezione da compilare nell’ipotesi di presentazione della dichiarazione da parte di un soggetto diverso dal richiedente.
La rottamazione consente di pagare il debito, senza sanzioni e con l’azzeramento degli interessi di mora, in un’unica soluzione (a luglio 2017) o in 5 rate.
Rientrano nella definizione agevolata i carichi già interessati da provvedimenti di rateizzazione in essere alla data del 24/10/2016 a condizione che, entro il 31 marzo 2017, risulti saldato l’importo delle rate scadenti al 31 dicembre 2016.


martedì 14 febbraio 2017

SAN VALENTINO ON LINE: ATTENTI AGLI INCONTRI VIRTUALI

La ricerca dell’amore nell’era digitale ha i rischi dell’online, dagli abbonamenti a pagamento non richiesti e rinnovati automaticamente ai tentativi di truffa. Se prima si cercava l’anima gemella in  discoteca, poi ci si è rivolti alle agenzie matrimoniali, ora è la volta dei siti d’incontri sul web. Tutto bello, a volte funziona, comunque si ha la possibilità di conoscere persone, ma attenzione alle insidie che si nascondono dietro i siti. A ricordarlo è il Cec – Centro europeo consumatori di Bolzano, che ha una pagina web tutta dedicata ai siti d’incontri online e ai controlli che i consumatori dovrebbero fare per tutelarsi quando scelgono di fare questa esperienza.
Consiglia il Cec: “Quando avete trovato o vi è stato consigliato un sito d’incontri online, per prima cosa verificate dove l’azienda titolare del sito ha la propria sede legale: se questa si trova in uno Stato dell’Unione Europea, è tenuta a rispettare le normative comuni, dettate a tutela di ogni utente. In concreto questo vuol dire che il sito d’incontri vi deve precisare fin dall’inizio una serie di informazioni relative all’azienda, a quali servizi sono a pagamento, ovvero se l’abbonamento si rinnovi in maniera automatica e sul diritto di recesso".
Se la discoteca e l’agenzia matrimoniale (pure questa non esente da problemi) sono state sostituite dai siti d’incontri online per la ricerca del partner, anche questi vanno valutati con occhio critico. Nei contratti online ci sono una serie di criticità che tendono a ripetersi: i consumatori ad esempio, riferiscono di avere cliccato per aderire alle condizioni generali e all’informativa sulla privacy, per procedere con l’iscrizione, creare un proprio profilo e descrivere le qualità ricercate in un altro uomo o donna. In nessuno di questi passaggi si menzionava però che il click alle condizioni generali, implicava il fatto che alla scadenza del contratto, questo si rinnova automaticamente per la stessa durata, salvo tempestiva disdetta.
Si  ricorda comunque che tutti i professionisti operanti in rete, hanno l’obbligo di informare il consumatore dell’esistenza della piattaforma ODR per risolvere eventuali controversie online.
Ci sono poi altre insidie: dietro i siti d'incontri online si possono nascondere dei malintenzionati, i quali creano dei profili fasulli, utilizzando anche delle foto false o utilizzando, senza autorizzazione, quelle altrui. Tali persone sono molte abili, si interessano a voi, facendo molte domande.  E quando si è creata una certa confidenza, vi chiederanno un aiuto finanziario oppure di postare delle vostre foto. Chi ha aderito alla richieste dell’altro ha poi subìto delle cocenti delusioni, ossia il partner online è fuggito con i soldi senza essere più reperibile oppure ha inviato minacce di pubblicare le foto audaci o provocanti sui social network, per ottenere denaro.