Il periodo natalizio è spesso propizio per la ricerca online di oggetti replica da regalare. Attenzione però, perché l'acquisto di merce contraffatta costituisce un reato.
In particolare, secondo il codice penale, si ha ricettazione quando
una persona, al fine di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista,
riceve od occulta denaro o cose provenienti da un delitto.
Si incorre invece nel reato di incauto acquisto,
quando una persona, senza averne prima accertata la legittima
provenienza, acquista o riceve a qualsiasi titolo cose, che per la loro
qualità, condizione di chi le offre o prezzo,
si abbia motivo di sospettare che provengano da reato.
Spiegate le due fattispecie, la Corte di Cassazione ritiene che non risponde di ricettazione chi acquista un prodotto contraffatto, se destinato ad un uso esclusivamente personale.
Al contrario, chiunque compra un bene che sa provenire da un reato, incorre nel reato di ricettazione se quel bene non è destinato per sé ma per essere ceduto a terzi, anche se solamente regalato.
Diversamente, se la merce fosse venduta
ad un prezzo analogo al prodotto originale, l’acquirente ingannato potrà sporgere denuncia querela per truffa.
Più lieve è l’ipotesi di incauto acquisto, in cui
incorre chi acquista un bene contraffatto o, comunque, proveniente da
reato quando avrebbe ben potuto immaginare che la merce stessa fosse di natura delittuosa. In poche parole, mentre il delitto di ricettazione scatta
quando il compratore sa o accetta consapevolmente il rischio che il
prodotto sia contraffatto, nel caso dell’incauto acquisto l’acquirente
compra il bene per ingenuità.
A prescindere comunque dalla sanzione penale, chi acquista merce contraffatta incorre in una sanzione amministrativa e nella confisca del bene.