lunedì 27 aprile 2015

Come evitare le telefonate indesiderate

Gli abbonati i cui nominativi e numeri siano in elenco, se non desiderano ricevere telefonate pubblicitarie, devono iscriversi al Registro Pubblico delle Opposizioni. Il Registro è stato istituito con il d.P.R. 178/2010 e la sua gestione è stata affidata, dal Ministero dello Sviluppo Economico – Dipartimento per le Comunicazioni, alla Fondazione Ugo Bordoni. L'iscrizione è gratuita, ha durata indefinita e può essere revocata in qualsiasi momento.
Se nonostante l'iscrizione, si ricevono telefonate pubblicitarie, il cittadino può rivolgersi al Garante per la protezione dei dati personali. Prima di fare la segnalazione, è bene però verificare di non aver prestato il consenso al trattamento dei propri dati per finalità di telemarketing. 

In ogni caso. è importante sapere che:
• chi fa la telefonata pubblicitaria deve rendere visibile il numero chiamante;
• gli operatori, o i loro responsabili, al momento della chiamata, devono indicare con precisione agli interessati che i loro dati personali sono stati estratti dagli elenchi di abbonati, fornendo altresì le indicazioni utili all'eventuale iscrizione del contraente nel registro delle opposizioni.
A partire dall'entrata in funzione, nel febbraio 2011, del Registro delle opposizioni sono pervenute al Garante, da parte di abbonati iscritti al Registro, oltre 18mila segnalazioni.
Per ogni presunta violazione è stata avviata una specifica istruttoria preliminare e, nei casi in cui è stata accertata la violazione della privacy da parte delle società operanti nel settore del telemarketing, sono state contestate sanzioni che ammontano a circa 2.500.000 euro (dato aggiornato al 20 aprile 2015).

giovedì 16 aprile 2015

Estinzione anticipata finanziamenti: dovuti i rimborsi

In caso di estinzione anticipata del contratto di finanziamento, l'intermediario è tenuto a restituire le quote non maturate di tutte le commissioni e degli oneri di assicurazione, in applicazione del criterio proporzionale ratione temporis.
Pertanto, chi volesse calcolare le quote non dovute, per chiederne il rimborso, potrà contattare la nostra associazione.

mercoledì 1 aprile 2015

Etichettatura carni: attenti alle modifiche


Da oggi, 1° aprile 2015, l'etichettatura delle carni fresche di specie suina, ovocaprina e volatili in base al regolamento Ue n. 1337/2013, riporterà l'indicazione "Origine" solo se l’animale è nato, allevato e macellato in uno stesso Paese (ad esempio in Italia). In caso contrario si dichiarerà “Allevato in”, precisando il Paese dove è sostanzialmente avvenuto l'allevamento.
Si potrà ad esempio scrivere “Allevato in Italia” solo se l’animale:
-      viene macellato sopra i 6 mesi ed ha trascorso almeno gli ultimi 4 mesi in Italia;
-      è entrato in Italia con un peso inferiore ai 30 kg e viene macellato con un peso superiore ad 80 kg;
-     viene macellato ad un peso inferiore ad 80 kg ed ha trascorso l’intero periodo di allevamento in Italia.
La novità è importante per i consumatori ma l’etichettatura di suini, ovocaprini e volatili non può essere paragonata per trasparenza e completezza a quella della carne bovina, per la quale a prescindere dal periodo di allevamento o età dell’animale si dovrà sempre indicare dove l’animale è nato, sezionato e macellato.  
Manca infine una etichettatura specifica per la carne equina, il coniglio e gli insaccati.