E' stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, il decreto con le norme per
permettere ai risparmiatori truffati delle banche in crisi di accedere
al Fondo per gli indennizzi (Fir) ed è attivo il portale per la
presentazione delle istanze di rimborso.
Per assistenza nella compilazione delle domande di indennizzo, riceviamo gli iscritti in sede previo appuntamento al n° 3282143277.
giovedì 22 agosto 2019
martedì 6 agosto 2019
TRUFFE FINANZIARIE: 5 REGOLE D'ORO
- Il guadagno facile e senza rischi non esiste. Prima di investire, ricercare fonti affidabili di informazione e avvalersi del parere professionale di un consulente indipendente da banche e altri operatori finanziari.
- Non consegnare mai denaro contante o assegni in bianco a un promotore finanziario o dipendente bancario.
- Compilare sempre personalmente, con attenzione e sincerità, il questionario di profilatura Mifid, obbligatorio per legge.
- Verificare l’iscrizione all’Albo unico nazionale dei consulenti finanziari, la presenza di sospensioni o contestazioni.
- Mai comunicare i propri codici di accesso all’home banking, il pin del bancomat o delle carte di credito.
martedì 23 luglio 2019
VACANZE ROVINATE, CHE FARE?
L’articolo 47 del Codice del Turismo, prevede che il consumatore possa chiedere un
risarcimento del danno, qualora
l’inadempimento o inesatta esecuzione delle prestazioni che formano
oggetto del pacchetto turistico non siano di scarsa importanza ai sensi
dell’articolo 1455 del codice civile. Si tratta di una tipologia di danno
che contempla non solo la perdita patrimoniale (es. rimborso delle spese sostenute), ma anche quella non patrimoniale, cioè il danno psico-fisico collegato al mancato godimento di un periodo di riposo.
Pertanto, se hai subito un danno da vacanza rovinata, ad esempio per una cancellazione del volo aereo o una sistemazione diversa da quella illustrata nel catalogo o per un qualsiasi altro motivo, contatta subito la nostra sede.
martedì 18 giugno 2019
AFA E CONDIZIONATORI: CONSIGLI PER L'USO
Il primo suggerimento per l’uso ‘intelligente’ dell’aria condizionata nasce dalla scelta del condizionatore: sono da preferire i modelli in classe energetica A o superiore, che comportano un risparmio sulla bolletta elettrica e una riduzione delle emissioni di CO2
in atmosfera. Un nuovo condizionatore di classe A consuma all’anno
circa il 30% in meno rispetto a un vecchio modello di classe C, con una
riduzione equivalente di emissioni di CO2.
La tecnologia inverter dovrebbe essere la prima scelta nell’acquisto
quando si prevede di tenere accesa l’aria condizionata per molte ore di
seguito, in quanto la potenza si adegua all’effettiva necessità
riducendo i cicli di accensione e spegnimento. Sono modelli più costosi
di quelli dotati di tecnologia on-off, ma consumano meno energia.
Per l’acquisto di un climatizzatore a pompa di calore, se destinato a
sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire: del bonus casa, dell’ecobonus, del Conto termico 2.0.
In fase di installazione, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete:
infatti, l’aria fredda tende a scendere e si mescolerà più facilmente
con quella calda che invece tende a salire. Occorre assolutamente
evitare di posizionare il climatizzatore dietro divani o tende:
l’effetto-barriera blocca la diffusione dell’aria fresca.
Due o tre gradi in meno rispetto alla temperatura esterna sono sufficienti. Spesso per scongiurare la sensazione di caldo opprimente può essere sufficiente l’attivazione della funzione “deumidificazione”, perché l’umidità presente nell’aria fa percepire una temperatura molto più elevata di quella reale.
Installare un condizionatore potente in corridoio sperando che
rinfreschi l’intera abitazione è inutile: l’unico risultato sarà quello
di prendersi un colpo di freddo ogni volta che si attraversa il
corridoio andando da una stanza all’altra, in quanto sarà il solo
ambiente ad essere raffrescato.
Non lasciate porte e finestre aperte. Il
climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato
trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza
di “nuova” aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro
supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli
richiesti, con un conseguente dispendio di energia.
Se esposti direttamente ai raggi solari rischiano di danneggiarsi. Inoltre è opportuno assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta completamente al sole e alle intemperie.
Sempre meglio usare il timer e la funzione ‘notte’. In questo modo è
possibile ridurre al minimo il tempo di accensione dell’apparecchio.
Inoltre, evitare di lasciare il climatizzatore acceso per l’intera giornata, ma solo quando si è presenti in casa.
Infine, il fattore “pulizia” non è da trascurare. I
filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima
accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del
luogo dove si annidano frequentemente muffe e batteri dannosi per la
salute, quale il batterio della legionella che può essere mortale. È
importante inoltre controllare la tenuta del circuito del gas.
mercoledì 29 maggio 2019
FALLIMENTO MERCATONE UNO: COME USCIRNE?
Il Tribunale di Milano ha dichiarato il fallimento della società
Shernon Holding S.r.l. titolare dei negozi Mercatone Uno, e naturalmente anche i clienti dei negozi di Parma e Piacenza hanno contattato la nostra associazione per ricevere assistenza.
Cerchiamo quindi di riassumere i casi. Se l’acquisto è stato fatto on-line, esiste la possibilità di recedere dall’acquisto entro 14
giorni. In tutti i casi in cui il pagamento
(anticipo o saldo) sia comunque stato effettuato con carta di credito, si consiglia di contestare la mancata consegna della merce e chiedere il rimborso.
Per gli acquisti in negozio invece, se è stato attivato un finanziamento, si può recedere anche da questo contratto entro 14 giorni dalla sua conclusione.
Se invece il termine è già trascorso e la consegna non è avvenuta,
si consiglia di inviare una raccomandata per annullare il
finanziamento, per inadempimento del contratto.
Si ricorda infine che il termine per la presentazione delle domande di ammissione al passivo è fissato per il 20 settembre 2019, sperando comunque che la situazione si risolva prima.
sabato 4 maggio 2019
BUONI POSTALI: RENDIMENTI CORRETTI?
Il Movimento Difesa del Cittadino lancia la
campagna per il controllo dei buoni postali, al fine di verificare se Poste Italiane applica le condizioni riportate sui
titoli.
Nel corso del 2019 sono scaduti o sono ormai
prossimi alla scadenza molti buoni fruttiferi postali della serie O, P e Q,
sottoscritti dai consumatori e per i quali Poste si rifiuta di riconoscere i
rendimenti riportati nelle tabelle apposte sul retro degli stessi.
Si tratta di buoni postali emessi
successivamente al giugno del 1986, data in cui l’allora Ministro del Tesoro
aveva modificato i rendimenti, con effetto retroattivo e in misura fortemente
negativa per i risparmiatori, nonostante che le tabelle apposte sul retro degli
stessi riportano ancora gli
interessi previsti prima della modifica introdotta dal decreto ministeriale.
L’associazione invita pertanto tutti i possessori dei buoni fruttiferi, a rivolgersi allo sede del Movimento Difesa del
Cittadino di Parma, telefonando al numero 328.2143277, per far controllare i
propri buoni postali e ottenere l’applicazione dei rendimenti
riportati sui titoli.
martedì 23 aprile 2019
CLASS ACTION, VIA LIBERA ALLA RIFORMA
Via libera alla riforma della class action. Introdotta con un decreto legislativo del 2005, dopo 14 anni viene sottoposta a un restyling che prevede lo spostamento dal codice del consumo, dove si trovava fino a oggi, al codice di procedura civile.
Il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge.
L'azione di classe diventa così uno strumento di più ampia applicazione e portata, con il nuovo titolo 'Dei procedimenti collettivi'. L'azione sarà sempre esperibile da tutti coloro che avanzino pretese risarcitorie in relazione a lesioni di ''diritti individuali omogenei" (ma non ad "interessi collettivi"). Sarà quindi nella titolarità di ciascun componente della 'classe', nonché delle organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro che hanno come scopo la tutela dei suddetti diritti, e che saranno iscritte in un elenco tenuto dal ministero della Giustizia.
L'azione di classe diventa così uno strumento di più ampia applicazione e portata, con il nuovo titolo 'Dei procedimenti collettivi'. L'azione sarà sempre esperibile da tutti coloro che avanzino pretese risarcitorie in relazione a lesioni di ''diritti individuali omogenei" (ma non ad "interessi collettivi"). Sarà quindi nella titolarità di ciascun componente della 'classe', nonché delle organizzazioni o associazioni senza scopo di lucro che hanno come scopo la tutela dei suddetti diritti, e che saranno iscritte in un elenco tenuto dal ministero della Giustizia.
Per garantire idonea pubblicità alla procedura, il
ricorso, unitamente al decreto di fissazione dell'udienza, deve essere
pubblicato su un apposito portale internet. La riforma fissa in 30 giorni il termine entro il quale il tribunale deve decidere sull'ammissibilità dell'azione. Il tribunale può sospendere il
giudizio quando sui fatti rilevanti ai fini del decidere è in corso
un'istruttoria davanti ad un'autorità indipendente ovvero un giudizio
davanti al giudice amministrativo.
Quanto all'istruzione della causa, il giudice civile potrà applicare
sanzioni pecuniarie (da 10.000 a 100.000 euro) sia alla
parte che rifiuta senza giustificato motivo di esibire le prove, sia
alla parte o al terzo che distrugge prove rilevanti ai fini del
giudizio; la sanzione è devoluta alla Cassa delle ammende. La sentenza
stabilisce la responsabilità, definisce i caratteri dei diritti
individuali omogenei che consentono l'inserimento nella classe,
individuando la documentazione che dovrà essere prodotta dagli aderenti.
Con la sentenza, che determina
l'importo che ogni aderente deve versare a titolo di fondo spese,
vengono inoltre nominati: un giudice delegato, per gestire la procedura
di adesione (e decidere sulle liquidazioni), e un rappresentante comune
degli aderenti, che deve avere i requisiti per la nomina a curatore
fallimentare.
giovedì 14 marzo 2019
GIORNATA DEL CONSUMATORE 2018: SCIOPERO PER LA TERRA
Si chiama Greta, ha 16 anni, è svedese e lotta da anni per rallentare
il cambiamento climatico. Greta Thunberg è ormai un simbolo
dell’impegno civile nella questione ambientale. Quando
era al nono anno di scuola a Stoccolma, Greta non ha frequentato le
lezioni dal 20 agosto al 9 settembre (data delle elezioni legislative)
restando seduta davanti al parlamento del suo paese perché voleva che il
governo svedese riducesse le emissioni di carbonio come previsto
dall’accordo di Parigi sul cambiamento climatico. Il suo slogan era “Sciopero della scuola per il clima”.
A seguito delle elezioni, ha continuato a manifestare ogni venerdì, dando vita a #FridaysforFuture.
Molto più di un hashtag che spopola sui social, Fridays for
Future è ormai una battaglia a cui si sono unite molte forze e il 15
marzo sarà una grande giornata di protesta globale contro l’ingiustificabile inerzia dei governi.
Nella difficile battaglia al cambiamento climatico, la politica, infatti, sembra non fare ancora abbastanza.
In occasione della Giornata mondiale del Consumatore, che si tiene il 15 marzo di ogni anno, MDC Parma parteciperà alla giornata di
mobilitazione ‘Global Strike for Future’, che nella nostra città partirà da Piazzale Picelli alle ore 10.
“I consumatori anche individualmente possono compiere scelte a favore dell'ambiente: dal fare la raccolta
differenziata al non sprecare gli alimenti, dall'utilizzare con parsimonia acqua ed energia al preferire una mobilità alternativa e a emissioni zero”.
“E' necessario però un movimento globale per imporre una spinta decisa alla transizione ecologica, informando ed orientando i consumatori verso nuovi modelli di acquisto e utilizzo più responsabili e sostenibili.
MDC Parma ha svolto campagne a sostegno delle energie rinnovabili, della riduzione degli imballaggi, del consumo di acqua pubblica, del contenimento degli allevamenti intensivi, della mobilità ciclabile e del trasporto ferroviario, ha attivato un gruppo di acquisto per promuovere l'agricoltura biologica e la filiera corta. Ci conosci? La nostra sede è all'interno del parco pubblico in via Bizzozero n.19 a Parma.
lunedì 25 febbraio 2019
ECOBONUS: COME FUNZIONA?
A partire dal 1° marzo entrano definitivamente in vigore l'ecotassa ed ecobonus per chi sceglie di immatricolare una nuova automobile. La norma prevista dalla legge di bilancio, prevede incentivi per l’acquisto di auto a basso impatto ambientale e una tassazione progressiva per chi sceglie i veicoli più tradizionali diesel o benzina.
Nel dettaglio, la misura prevede soglie di incentivo e tassazione sulla base dei livelli di emissione di Co2 riportati nei libretti di circolazione. In particolare, gli automobilisti che decideranno di acquistare un’auto al 100% elettrica con emissioni di Co2 inferiori ai 20 g/km, avranno un incentivo di 4mila euro, che salgono a 6mila nel caso si scelga di rottamare un veicolo valutato almeno 4mila euro.
Per le auto invece con emissioni tra i 20 e i 70 g/km è previsto un ecobonus di 1.500 euro, che sale a 2.500 euro nel caso di rottamazione, mentre chi acquista una moto o un motorino elettrici potrà avere uno sconto del 30% fino a un massimo di 3mila euro.La spesa massima prevista è di 50.000 euro IVA esclusa.
Per quanto riguarda l’ecotassa, chi sceglie un’auto con emissioni superiori a 160 g/km dovrà pagare 1.000 euro; tra i 176 e i 200 g/km la tassa sarà di 1.600 euro e di 2.000 euro per le auto tra 200 e 250 g/km. Infine, per immatricolare veicoli con emissioni superiori ai 250 g/km si pagheranno fino a 2.500 euro di tassa.
Nel dettaglio, la misura prevede soglie di incentivo e tassazione sulla base dei livelli di emissione di Co2 riportati nei libretti di circolazione. In particolare, gli automobilisti che decideranno di acquistare un’auto al 100% elettrica con emissioni di Co2 inferiori ai 20 g/km, avranno un incentivo di 4mila euro, che salgono a 6mila nel caso si scelga di rottamare un veicolo valutato almeno 4mila euro.
Per le auto invece con emissioni tra i 20 e i 70 g/km è previsto un ecobonus di 1.500 euro, che sale a 2.500 euro nel caso di rottamazione, mentre chi acquista una moto o un motorino elettrici potrà avere uno sconto del 30% fino a un massimo di 3mila euro.La spesa massima prevista è di 50.000 euro IVA esclusa.
Per quanto riguarda l’ecotassa, chi sceglie un’auto con emissioni superiori a 160 g/km dovrà pagare 1.000 euro; tra i 176 e i 200 g/km la tassa sarà di 1.600 euro e di 2.000 euro per le auto tra 200 e 250 g/km. Infine, per immatricolare veicoli con emissioni superiori ai 250 g/km si pagheranno fino a 2.500 euro di tassa.
martedì 29 gennaio 2019
REDDITO DI CITTADINANZA: CHE FARE?
Il 29 gennaio è entrato in vigore il reddito di cittadinanza, con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Entro 30 giorni dalla pubblicazione del decreto legge, l’Inps dovrà rendere disponibili i moduli per effettuare la richiesta. Le domande potranno essere presentate a partire dal 6 marzo.
Gli adempimenti potranno essere svolti direttamente online sul portale che metterà a disposizione lo stesso Istituto di previdenza, oppure ci si potrà recare alle Poste per presentare la domanda o farsi aiutare dai Caf. Il passaggio centrale è la predisposizione del modello Isee del reddito. Le Poste provvederanno poi a spedire le “carte di cittadinanza” ai beneficiari. I primi accrediti dovrebbero arrivare nel mese di aprile.
Chi lo ha ricevuto, deve poi ricordarsi di spendere il reddito entro il mese, pena la decurtazione del 20% dell’importo. Entro 30 giorni dal riconoscimento del reddito, quindi sempre nel mese di maggio se si è tra i primi beneficiari, bisogna inoltre attivarsi per dichiarare “l’immediata disponibilità al lavoro” nei centri per l’impiego, i patronati o sulla piattaforma online appositamente predisposta dall’Anpal SIUPL. Negli stessi 30 giorni i richiedenti sono convocati dai centri per l’impiego (se sotto i 26 anni, se disoccupati da meno di 2 anni o beneficiari di Naspi o se già parte di un patto di servizio) o dai servizi per il contrasto alla povertà dei Comuni. Nel primo caso dovrà essere sottoscritto un patto per il lavoro e nel secondo caso un patto per l’inclusione sociale.
Gli adempimenti potranno essere svolti direttamente online sul portale che metterà a disposizione lo stesso Istituto di previdenza, oppure ci si potrà recare alle Poste per presentare la domanda o farsi aiutare dai Caf. Il passaggio centrale è la predisposizione del modello Isee del reddito. Le Poste provvederanno poi a spedire le “carte di cittadinanza” ai beneficiari. I primi accrediti dovrebbero arrivare nel mese di aprile.
Chi lo ha ricevuto, deve poi ricordarsi di spendere il reddito entro il mese, pena la decurtazione del 20% dell’importo. Entro 30 giorni dal riconoscimento del reddito, quindi sempre nel mese di maggio se si è tra i primi beneficiari, bisogna inoltre attivarsi per dichiarare “l’immediata disponibilità al lavoro” nei centri per l’impiego, i patronati o sulla piattaforma online appositamente predisposta dall’Anpal SIUPL. Negli stessi 30 giorni i richiedenti sono convocati dai centri per l’impiego (se sotto i 26 anni, se disoccupati da meno di 2 anni o beneficiari di Naspi o se già parte di un patto di servizio) o dai servizi per il contrasto alla povertà dei Comuni. Nel primo caso dovrà essere sottoscritto un patto per il lavoro e nel secondo caso un patto per l’inclusione sociale.
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