martedì 26 agosto 2014

Carburante contaminato, come ottenere il risarcimento

Dopo i numerosi casi segnalati l'estate scorsa, torna il problema del gasolio sporco. Infatti, la presenza di sostanze estranee all'interno del carburante, altera il normale comportamento dell'auto e può portare all'arresto della stessa. Anche la miscela di cherosene e acqua può provocare un brusco stop della vettura o, nei casi meno gravi, una andatura a singhiozzo, con prestazioni al di sotto dei normali standard. Alcuni suggerimenti per scongiurare il pericolo del "pieno" contaminato, sono quelli di utilizzare sempre stazioni di servizio dotate di appositi filtri anti-impurità, e comunque di evitare il rifornimento appena dopo il riempimento della cisterna. Il motivo è che durante tale operazione, i sedimenti depositati sul fondo vengono rimescolati e possono essere ripescati dalle pompe. Ciò detto, quando si resta vittima di un simile episodio e il gestore nega ogni responsabilità riguardo all'accaduto, bisogna inviare una raccomandata di messa in mora alla compagnia petrolifera, corredata di uno scontrino attestante l'avvenuto rifornimento e di un certificato rilasciato dal proprio meccanico che conferma l'imputabilità del danno fatturato e oggetto di riparazione, al fine di farsi riconoscere il risarcimento, senza la necessità di adire l'autorità giudiziaria.

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