martedì 7 ottobre 2014

Pizza da asporto: allarme piombo

La pizza è uno dei cibi più amati dagli italiani e non solo, ma presenta dei lati oscuri, come evidenziato dalla trasmissione Report di Rai Tre. Infatti, non solo si deve prestare attenzione alla qualità degli ingredienti e alla presenza di bruciature sulla pasta, dovute alla scarsa pulizia dei forni, ma anche alla composizione della scatola in cui viene conservata; l'imballaggio in cellulosa riciclata, ad esempio, è vietato dalla legge, perché rilascia piombo ed altre sostanze tossiche. Come si riconoscono allora i contenitori a norma? Sul cartone deve essere presente il nome del produttore e il codice di tracciabilità per identificare il lotto. Su alcuni, si trova poi il logo composto da un bicchiere e una forchetta, ma non ha alcun valore legale. Si tratta solo di autocertificazioni attestanti la possibilità di utilizzare il contenitore per scopi alimentari; se però l’imballo non è adatto ad alcuni alimenti, si devono specificare le tipologie (codificate dal decreto con un numero oppure dalla scritta “solo per alimenti secchi”), come pure eventuali limitazioni alle condizioni d’uso.

Nessun commento:

Posta un commento